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testata scuola

Riportiamo di seguito la comunicazione ricevuta dalla A.Ge. Toscana

Carissimi Genitori,
abbiamo verificato, dalle richieste di consulenza sulle detrazioni scolastiche che ci pervengono, che non vi è sufficiente chiarezza sulle modalità di detrazione che interessano principalmente noi famiglie.

 

 

Questo si verifica in particolare per quelle che sono le spese più consistenti, ossia gite scolastiche e viaggi d'istruzione, corsi di lingua ecc. Da un'attenta lettura della Circolare n. 7/E in data 4.4.2017 dell'Agenzia delle Entrate "Guida alla dichiarazione dei redditi delle persone fisiche" emerge che per ottenere la detrazione  per "Spese per gite scolastiche, assicurazione della scuola e altri contributi scolastici finalizzati all’ampliamento dell’offerta formativa (ad esempio corsi di lingua, teatro)" è sufficiente essere in possesso di: "ricevute o quietanze di pagamento recanti gli importi sostenuti a tale titolo nel corso del 2016 e i dati dell’alunno o studente; qualora  il  pagamento  sia  stato  effettuato  nei  confronti  di  soggetti  terzi attestazione  dell’istituto  scolastico  dalla  quale  si  rilevi  la  delibera  di approvazione e i dati dell’alunno o studente".

 

Sarà quindi necessario richiedere la quietanza della scuola solamente se è sfuggito di indicare la causale o i dati dell'alunno, ovvero se il pagamento sia stato effettuato nei confronti di altri soggetti (es.: Comune; agenzia di viaggio ecc.).

 

E' poi necessario fare una riflessione sulle erogazioni liberali (=contributi volontari) fatti dalle famiglie alle scuole, perché a seconda delle scelte fatte in sede di versamento o di denuncia dei redditi,cambiano anche di molto le possibilità di detrazione.

 

Nella scheda di riepilogo allegata potete trovare molte delle tipologie di spese detraibili e deducibili che interessano le famiglie (spese per attività sportive dei ragazzi; per asilo nido; per universitari; per erogazioni liberali a Onlus, Associazioni di promozione sociale, ONG; per adozioni a distanza e altre ancora) con l'indicazione dei documenti da conservare per un eventuale controllo. Le spese a favore di istituti scolastici sono evidenziate in giallo, quelle a favore del Terzo Settore in verde. Come noto, la detrazione consente di detrarre dall'IRPEF una percentuale stabilita in relazione alle varie tipologie di spesa sostenute (es.: verso euro 100 di contributo volontario e detraggo 19 euro); la deduzione invece consiste in una riduzione dell'imponibile fiscale lordo pari alla spesa effettuata, per cui il beneficio è legato alla propria aliquota massima (es.: verso euro 100 per adozioni a distanza, ho un'aliquota massima del 27%, il risparmio è di 27 euro).

 

Occorre ovviamente fare attenzione a tutto quanto è riportato, in quanto vi sono delle limitazioni, quali ad esempio il tetto massimo della spesa ammissibile a detrazione (es.: per le spese di istruzione non universitarie, Rigo E8/E10, cod. 12, è previsto per l’anno 2016 un importo massimo di euro 564 per alunno o studente, da ripartire tra i genitori).

 

Come Associazione Genitori ci siamo battuti lungamente affinché le spese per l'offerta formativa fossero riconosciute come detraibili. Adesso che questo è finalmente un diritto riconosciuto dei genitori, il nostro primo impegno è quello di rendere effettivo questo diritto tramite l'informazione. Inoltre continueremo a proporre strategie affinché un uso consapevole dei versamenti volontari porti il massimo beneficio sia alle scuole che alle famiglie. Un esempio: programmando in anticipo le spese, i genitori potrebbero versare in un'unica soluzione -e quindi detrarre- tutte le spese grandi e piccole; la scuola dal canto suo eviterebbe di dover gestire una miriade di piccoli versamenti (es.: euro 15 per gita; euro 18 per corso di musica strumentale; euro 3 per autobus urbano; euro 4 per spettacolo teatrale; euro 3 per guida al museo; ecc.). Altre indicazioni sul nostro sito www.agetoscana.it.